Narrativa n°33/34-2011/2012. Coloniale e Postcoloniale nella letteratura italiana degli anni 2000
22,00 €
- Silvia Contarini, Giuliana Pias et Lucia Quaquarelli (dir.)
- Langue : italien
- 430 pages
- ISBN : 978-2-84016-128-8
- Date de parution : 2012
Rupture de stock
Questo voluminoso numero di Narrativa, intitolato Coloniale e postcoloniale nella letteratura italiana degli anni 2000, è il risultato della quinta tappa del progetto di ricerca “Letteratura del tempo presente. La questione identitaria nell’Italia del XXI secolo”, intrapreso nel 2006 e diretto da Silvia Contarini nell’ambito delle attività del Centre de Recherches Italiennes (CRIX) dell’Università Paris Ouest Nanterre.
Nei cinque anni di vita del progetto si è inteso esplorare l’Italia degli anni duemila, rivisitando luoghi comuni, interrogando realtà inedite, stabilendo nuove mappature, cercando cioè di leggere e insieme accompagnare i cambiamenti del paese, nella convinzione che la letteratura possa essere uno strumento di conoscenza, comprensione e interpretazione del mondo. Nel volume intitolato Altri Stranieri (2006), così come nei tre successivi, Letteratura e politica (2007), Femminile e maschile (2008), Letteratura e azienda (2009-2010), sono stati raccolti contributi di studiosi di paesi e discipline diverse che indagavano, tutti, il complesso rapporto tra rappresentazione letteraria (e artistica) e trasformazioni in corso nella società e nella cultura italiana degli inizi del XXI secolo, spaziando da questioni identitarie al ruolo della politica e dell’impegno, ai problemi di gender, al mondo dell’azienda e dell’economia.
- Silvia Contarini, Giuliana Pias, Lucia Quaquarelli, Introdurre il postcoloniale italiano
- Jean-Marc Moura, Gli studi postcoloniali in ambito francofono
- Carminella Biondi, Scritture nomadi
- Françoise Aubès, Teoria della resistenza e resistenza alla teoria
- Camille Dumoulié, Il soggetto postcoloniale
- Ruth Ben-Ghiat, Cinema e Impero
- Daniele Comberiati, La Libia postcoloniale: frammenti narrativi e iconografici
- Oreste Sacchelli, Amori postcoloniali
- Sandra Ponzanesi, Adattamenti postcoloniali
- Silvia Albertazzi, “Il rovescio che non ha medaglia”. Canzone d’autore e discorso postcoloniale
- Luca Somigli, (Anti)imperialismo a fumetti
- Chantal Zabus, L’Italia degli Altri
- Giulio Angioni, Paese che vai, tutto il mondo è paese
- Lucia Quaquarelli, Gli altri autori
- Flaviano Pisanelli, “Mania”, “fobia”, “filia”: il postcoloniale tra letteratura-mondo e interculturalità
- Caroline Zekri, “Stranieri nella propria lingua”: lasciare il territorio della rappresentazione
- Simona Cigliana, Terre madri e madre terra
- Eleonora Pinzuti, Sinthomatizzazione post-coloniale in Oltre Babilonia
- Susanne Kleinert, Memoria postcoloniale e spazio ibrido del soggetto in Oltre Babilonia
- Nadia Setti, Mappature narrative della città postcoloniale
- Teresa Solis, Due generazioni, due narrazioni
- Monica Jansen, Le cinque vie di Kaha: i colori dei “fra-intendimenti”
- Stefania Lucamante, I Maori di Montecassino e “una guerra che ci contiene tutti”
- Gigliola Sulis, Processi migratori e subalternità femminile in Quando Dio ballava
il tango di Laura Pariani
Claudio Milanesi, Suggestioni postcoloniali nel New Italian Epic - Fulvio Pezzarossa, “Non sapevo di essere negro”
- Marco Antonio Bazzocchi, Il corpo e le piaghe: l’Africa di Flaiano
- Giuliana Benvenuti, Da Flaiano a Ghermandi: riscritture postcoloniali
- Franco Manai, Il colonialismo italiano (Flaiano, Marrocu, Lucarelli)
- Tomasz Skocki, Il soldato italiano in colonia e il suo rapporto con l’Altro
- Giuliana Pias, La ricostruzione del colonialismo italiano tra metafora e storia
- Hanna Serkowska, “Cosa sapevo della Serie Africa? Niente di niente…”
- Maurice Actis-Grosso, Tra colonialismo ed espulsione
- Rawdha Zaouchi-Razgallah, Due siciliani d’Africa: Marinette Pendola e Adrien Salmieri
- Srecko Jurisic, Il turismo bellico
- Dario Tomasello, Conversazioni postcoloniali in Sicilia
- Ramona Onnis, Sergio Atzeni e la letteratura come il Paese della lingua
- Margherita Marras, La Diversalità come variabile e chiave di lettura del postcoloniale